lunedì 20 dicembre 2010

Assange libero, ma rimarrà in carcere

Una settimana dopo esser stato arrestato a Londra per rispondere delle accuse di stupro e molestie in Svezia, il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ha ottenuto la libertà su cauzione.
Assange libero, ma rimarrà in carcere
Per ora però rimarrà in carcere: la Svezia ha annunciato che presenterà ricorso e il 39 enne australiano non riguadagnerà la libertà finché i giudici non si saranno pronunciati. Oggi comunque per Assange e i suoi sostenitori (in aula era presente anche la madre, Christine Assange, direttamente arrivata dall’Australia) è stata una giornata vittoriosa.
Libertà su cauzione – Nell’aula di Westminster, stracolma di giornalisti e sostenitori, alla lettura della sentenza, il 39 enne australiano, che nega ogni addebito, ha mostrato il pollice verso l’alto, in segno di vittoria. Il giudice distrettuale Howard Riddle ha concesso la libertà ad Assange dietro il pagamento di una sanzione di 240 mila sterline, pur imponendo alcune restrizioni: Assange avrà l’obbligo di domicilio nella tenuta di campagna di un suo sostenitore, potrà uscire solo ad orari prestabiliti, dovrà indossare un braccialetto per essere sempre localizzabile; andrà a vivere nelSuffolk, in Inghilterra orientale, a casa di Vaughan Smith, un ex ufficiale dell’esercito che ha fondato il London’s Frontline Club, un’organizzazione di stampa indipendente. Il giudice ha spiegato che rispetto alla prima udienza del 7 dicembre si è attenuato il pericolo fuga. Tuttavia ha imposto per Assange l’obbligo di firma in un commissariato ogni giorno alle 18 e il divieto di uscire di casa dalle 10 del mattino alle 14 e dalle 22 alle due del mattino successivo. Assange dovrà anche consegnare il passaporto e ripresentarsi il prossimo 11 gennaio per l’udienza sulla eventuale estradizione in Svezia. Prima della scarcerazione dovranno essere anche depositate le 200mila sterline (250mila euro) della cauzione, più il contributo di due garanti (20mila ciascuno). Uno dei suoi avvocati, Mark Stephens, ha spiegato non che non è possibile dare un assegno per la cauzione e dunque dovrà trovare il denaro in contante in poche ore. Non sarà difficile considerato quanti sono scesi in campo per garantire sostegno all’australiano. Molti erano presenti anche oggi in aula: il regista Ken Loach, Bianca Jagger, l’ex modella che è stata moglie di Mick Jagger, il giornalista John Pilger, l’attivista progressista Jemima Khan. Ventimila dollari li ha offerti anche Michael Moore . PERSONAGGIO DELL’ANNO – Intento i lettori del Time hanno eletto Julian Assange “Il personaggio dell’anno”con 382mila voti (sul milione e 240mila preferenze espresse dai lettori del magazine), ampiamente davanti il premier turco Recep Tayyip Erdogan e Lady Gaga. L’ultima parola per decidere la persona più influente dell’anno spetta ai redattori del settimanale, che potrebbero però boicottarlo considerando le recenti polemiche che lo hanno coinvolto. L’annuncio ufficiale sarà fatto mercoledì sera. In “corsa”, ci sono anche il presidente Barack Obama, il “patron” di Apple, Steve Jobs; il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, il sito web “The unemployed American”; e persino i 33 minatori cileni .

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